Scrive Laurence Sterne, in quel capolavoro intitolato "La vita e le opinioni di Tristram Shandy gentiluomo":
Yorick era il nome del pastore; e fatto più che notevole, da antichissime notizie contenute in un documento di famiglia, una robusta pergamena tuttora in perfetto stato di conservazione, risulta che era stato sempre scritto esattamente così per...
stavo per lasciarmi scappare novecent'anni; ma non vorrei rovinarmi il credito azzardando una notizia inessatta, per quanto in se stessa incontestabile. Mi limiterò quindi a dire che era stato scritto esattamente così, senza la trasposizione di una sola lettera, per ... non so quanto tempo. E oso andare molto più in là di quanto non mi sentirei di fare per metà dei più nobili casati del Regno, i quali col tempo hanno subito tanti tagli e cambiamenti quanti coloro stessi che li portavano. Sarà stato orgoglio o vergogna dei prorietari? ...
Ho scoperto così che la brutta abitudine di storpiare i nomi, in maniera casuale ed ingiustificata, non è tipica soltanto dei nostri giorni.
La prima volta che ho visto, in un elenco di scuola, il nome "Maicol", scritto esattamente così, ho fatto delle ipotesi sul livello di ignoranza dei nostri impiegati in segreteria. Chiedo umilmente scusa per questo, in quanto il ragazzo in questione si chiamava proprio così. Peccato che probabilmente i genitori volessero ricordare con questo nome il grande Schumaker, che si chiama Michael e si legge "Micael" (anche se molti ignoranti giornalisti sportivi si sono ostinati a pronunciarlo Maicol). Da quel giorno, di nomi scritti in modo astruso ne ho visti tanti, a testimonianza dell'aspirazione esotica incontrollata di certi genitori, aspirazione che non sempre (anzi raramente) trova riscontro nelle loro conoscenze delle lingue straniere e produce quindi una serie di nomi ortograficamente (e a volte anche foneticamente) inesistenti, che tra l'altro creano difficoltà agli stessi bambini, quando devono imparare a scrivere, oltre che alle segreterie scolastiche.
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