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sabato 4 febbraio 2012

I verbi irregolari in italiano

I verbi irregolari sono quelli che non seguono, nella flessione, lo schema tipico della coniugazione a cui appartengono. L'irregolarità si può avere:
- nella radice: è il caso di "andare" (io vad-o)
- nelle desinenze: è il caso di "cadere" (caddi, invece di cadei)
- sia nella radice che nella desinenza: è il caso di "vivere" (vis-si, anziché viv-ei)

I verbi irregolari della prima declinazione (- are) sono solo quattro: andare, dare, fare, stare. Tra questi, fare in realtà appartiene più propriamente alla seconda declinazione, perché deriva dal latino "facere" ed assume varie forme tipiche della seconda (ad es. "facevo").
Il maggior numero di verbi irregolari si trova nella seconda declinazione (- ere), mentre non molti sono gli irregolari della terza.
In molti casi, i verbi irregolari sono tali al passato remoto. Ecco alcune curiosità:
- il verbo "dovere" al passato remoto presenta la forma "dovei" e anche "dovetti"
- il verbo "tacere" in alcune forme del passato remoto raddoppia la "c" in "cq": io tacqui, tu tacesti, egli tacque
- il passato remoto di "valere" è: io valsi, tu valesti, egli valse...
e non finisce qui...

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